ZERO SPRECHI

Consigli Zero Waste: la coppetta mestruale

Il primo cambiamento “zero sprechi” che ho adottato, più di quattro anni fa, quando ancora non avevo nemmeno mai sentito parlare di “zero waste”, è stato acquistare una coppetta mestruale.

All’inizio ero molto perplessa e preoccupata, temendo che fosse troppo difficile da usare, ma le esperienze positive delle amiche mi hanno convinta a provarla. Ancora oggi ringrazio Sara per avermi fatto scoprire questa semplice invenzione che ha cambiato la mia vita in meglio!

A differenza di ciò che molti pensano, la coppetta mestruale non è una novità: il primo brevetto risale addirittura al 1932! Bisogna però aspettare gli anni ’80 per vederne una prima diffusione nel mondo, grazie alla presa di coscienza dei problemi ambientali causati dai prodotti usa-e-getta. Rendiamoci conto però che ancora oggi, in tv, sui giornali, nei supermercati, noi donne veniamo bombardate sempre e solo da pubblicità sugli assorbenti usa-e-getta, più redditizi per le aziende, rispetto a un prodotto pensato per durare una vita! Ecco perché credo sia necessario parlarne e far conoscere a più persone possibili questa alternativa migliore ed ecologica.

La coppetta si utilizza in modo simile al tampone interno: è una piccola coppa flessibile in silicone anallergico che raccoglie il sangue mestruale. Basterà quindi sfilarla per svuotarla e inserirla nuovamente, per tutta la durata delle mestruazioni. A differenza di tamponi e assorbenti esterni, questa non assorbe alcun liquido, quindi non altera l’equilibro vaginale naturale e sulla sua superficie non rimangono batteri, non provoca irritazioni, né cattivi odori, è sicura e igienica.

È facile da usare. Prima di ogni utilizzo, è necessario sterilizzarla: basterà farla bollire in acqua per almeno 5 minuti. Per inserirla bisogna piegarla due volte, come mostro in queste fotografie:

Il “segreto” per inserirla agevolmente è quello di rilassarsi, sciogliere i muscoli, scegliere una posizione comoda. Il mio consiglio è quello di sedersi sul bidet, con il viso rivolto verso il rubinetto.
Una volta inserita, la coppetta si aprirà completamente da sola e i bordi andranno ad aderire alle pareti vaginali, come una ventosa.

In base all’entità del flusso, sarà necessario svuotarla ogni 8 – 10 ore. Personalmente, solo nel giorno di flusso più abbondante, la svuoto più spesso, ogni 4 – 5 ore, per evitare eventuali perdite (che non accadono quasi mai). Nei primi mesi, quando ancora non mi sentivo sicura, ho continuato ad usare in abbinamento alla coppetta anche salva slip e assorbenti, con il risultato di doverli buttare quasi sempre completamente puliti. Ho quindi optato per gli assorbenti lavabili (di cui parlerò in un prossimo post!), che indosso solo i primi due giorni per precauzione, in particolare quando mi trovo fuori casa e non ho la possibilità di usare un bagno per diverse ore.

Per sfilarla, occorre semplicemente rilassare i muscoli, tirarne il piccolo gambo che si trova all’estremità inferiore e contemporaneamente ripiegarla come era stato fatto nel momento dell’inserimento. Una volta presa confidenza, questa operazione sarà semplice e veloce!
Non occorre sterilizzarla ogni volta che si svuota: è sufficiente sciacquarla con acqua e un sapone delicato. Solo al termine delle mestruazioni, va nuovamente sterilizzata e riposta con cura nel sacchetto di cotone in dotazione.

Può essere indossata sia di giorno che durante la notte, è davvero comoda e non provoca alcun fastidio.
Io ho sempre vissuto male i giorni del ciclo, con dolori forti, crampi e un flusso abbondante nelle prime 48 ore. Da quando utilizzo la coppetta vivo questi giorni con molta più libertà, mi sembrano passare più velocemente perché spreco meno tempo in bagno a controllarmi, non vivo la paura di sporcarmi, né la preoccupazione di quali siano i vestiti più adatti da indossare. Inoltre non creo nessun rifiuto!

Il motivo principale che all’epoca mi aveva spinta a scegliere la coppetta era stato il risparmio. Infatti, all’anno, la mia spesa per salva slip, assorbenti e tamponi si aggirava attorno ai 40-45 euro, mentre il costo di una coppetta, di circa 20-25 euro, si ammortizza velocemente, avendo poi la certezza di non dover spendere più nulla per molto tempo. Infatti, se maneggiata correttamente e con cura, una coppetta può durare fino a 15 anni!

Dove acquistarla? Io ho comprato la mia coppetta online da LadyCup, ma esistono altre marche altrettanto valide come Lamazuna, oppure la troverete in farmacia.
Solitamente esistono due taglie: la small e la large. Scegliete la small solo se siete ragazze molto giovani, altrimenti la large sarà più adatta a voi.

La coppetta è perfetta per chi fa sport, per andare in piscina o al mare, ma anche per chi, come me, passa giornate intere seduta alla scrivania.

Grazie a questa bella invenzione, forse un giorno non vedremo più delle immagini così orrende sulle nostre spiagge quando andremo in vacanza, i pesci e gli animali marini non rischieranno la vita, strozzati dagli assorbenti, e nelle discariche arriveranno meno rifiuti.

Applicatore di plastica di un tampone interno e salva-slip che ho fotografato nell’estate 2018 sulla spiaggia di Pesaro, con un certo ribrezzo.

E tu usi già la coppetta? Come ti trovi?
Condividi con me la tua esperienza, per far conoscere anche ad altre ragazze questa alternativa comoda e zero waste!
Lasciami un commento oppure scrivimi se hai dubbi e domande, sarò lieta di risponderti 🙂

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