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Consigli Zero Waste: le bottiglie riutilizzabili in acciaio

Quanto spesso, passeggiando in città, così come in campagna o sulla spiaggia, ti è capitato di vedere bottigliette di plastica gettate a terra?
Ti è mai successo invece di essere fuori casa e venire colto da un’improvvisa sete, per cui hai dovuto acquistare una bibita (ad un prezzo assurdo) in qualche bar? Poi, una volta scolata, immagino che avrai buttato la bottiglietta o la lattina (in un cestino, si spera) subito dopo il suo primo, ed unico, utilizzo.
O ancora, quante volte hai dimenticato una bottiglia d’acqua in auto, al sole, e hai notato che aveva cambiato sapore?

Da sempre, per abitudine, quando esco da casa porto con me qualcosa da bere perché mi viene facilmente sete. In estate non resisto al caldo e, senza la mia bottiglietta d’acqua, rischio di non sentirmi bene e disidratarmi. Per anni la mia pratica quotidiana è consistita nel riempire la solita bottiglietta di plastica, usandola fino a quando non diventava opaca, momento in cui la buttavo e sostituivo con una nuova. Non mi piaceva questo metodo: continuavo a produrre rifiuti e spesso, dopo pochi riutilizzi, la bottiglietta modificava il sapore dell’acqua in modo sgradevole. Inoltre mi preoccupava leggere informazioni riguardanti la potenziale migrazione di sostanze tossiche dalla plastica all’acqua.

Riguardo a questo, qui puoi leggere uno studio sul rischio alla salute causato dal bisfenolo A (BPA), pubblicato dall’Agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare, sanitaria ambientale e del lavoro (Anses).

Per ovviare a questi inconvenienti basta adottare una soluzione semplice, comoda e sicura: le bottiglie riutilizzabili di acciaio, da portare con sé in qualunque occasione!


Ci sono arrivata dopo essermi informata a lungo e aver provato diverse alternative. Sono più di due anni che utilizzo tutti i giorni le mie bottiglie in acciaio e ne sono super soddisfatta!
Innanzitutto sono comode e resistenti: le mie hanno superato parecchie cadute e diversi viaggi, schiacciate da pesi e pressate in valigia, con solo piccole ammaccature e graffi appena visibili. Sono facili da lavare e non alterano minimamente il sapore dell’acqua o della bevanda con cui vengono riempite, sono a prova di perdita, ma soprattutto sono sicure, perché prive di rivestimenti in plastica, di BPA e ftalati.

Nel caso in cui volessi anche tu adottare questo semplice cambiamento, ti consiglio due produttori che hanno creato bottiglie validissime ed incredibilmente belle!

24bottles

Ho acquistato la mia prima bottiglia in acciaio inossidabile 18/8, la “Urban Bottle Steel” da questa azienda italiana, nata a Bologna nel 2013.
È da 500 ml, alta 21 cm, realizzata a singolo strato ed è leggerissima: solo 116 grammi!
Non isola molto dal caldo e dal freddo, ma 24bottles presenta anche una linea di bottiglie termiche, “Clima“.

Consiglio questa azienda perché, oltre a voler diminuire l’ammontare dei rifiuti da plastica usa e getta, la sua mission è di azzerare le emissioni di anidride carbonica anche dal processo di produzione delle sue bottiglie in acciaio. Come? Compensando l’inevitabile impatto ambientale donando ossigeno! Grazie alla collaborazione con Reteclima e Treedom, sta infatti piantando una foresta di alberi di cacao, arancia, caffè, avocado e mango in giro per il pianeta!

Chilly’s bottles

La seconda bottiglia che ho acquistato è di un’azienda del Regno Unito, Chilly’s bottles.

In acciaio inox 304, di circa pari dimensioni, il contenuto è minore, 260 ml, è un po’ più pesante, 270 grammi, ma è a doppio strato e funziona come un thermos: mantiene le bevande fredde per 24 ore e calde per 12 ore, rimanendo all’esterno a temperatura ambiente, senza creare condensa.

Entrambe vengono vendute in un packaging semplice e sostenibile, in cartone riciclato e riciclabile!
Sono perfetti regali zero-waste, personalizzabili, in tanti colori, forme e dimensioni differenti.

Ma ora che hai trovato la tua bottiglia riutilizzabile, con cosa la riempirai?

Sembra una precisazione stupida, ma è doveroso ribadirla perché c’è chi lo fa: è ovviamente inutile riempire una bottiglia riutilizzabile con l’acqua comprata al supermercato nelle bottiglie di plastica!

Ancora ci sono molti pregiudizi e paure infondate in merito, ma l’acqua del rubinetto è quasi sempre migliore di quella nelle bottiglie di plastica. Quasi sempre… perché in rari casi, nei pressi di zone contaminate, l’acqua può non essere potabile, ma sarà sufficiente una semplice verifica per essere informati (i dati relativi alle analisi dell’acqua devono essere pubblici e disponibili per ogni Comune).

Il marito mentre riempie le bottiglie di vetro che usiamo in cucina.

Nel corso di quest’ultimo anno, l’Unione Europea ha deciso di rimettere mano alla direttiva sulle acque potabili, per migliorare le infrastrutture di distribuzione, garantire una maggiore qualità, ridurre l’inquinamento e il consumo di acqua in bottiglia. L’Italia è la prima nazione in Europa per il consumo di acqua imbottigliata e terza nel mondo, dopo Messico e Thailandia, nonostante le nostre acque sotterranee siano molto protette e i controlli negli acquedotti rigorosi e periodici. L’acqua del rubinetto è microbiologicamente sicura perché trattata con il cloro, aggiunto in quantità irrilevante per la salute, è ricca di calcio, che va a fissarsi sulle ossa combattendo l’osteoporosi, e per migliorare il sapore o diminuire il calcare si possono applicare filtri direttamente al rubinetto.

In alternativa, si stanno diffondendo sempre di più le “Case dell’acqua“, ovvero distributori in cui si possono riempire le proprie bottiglie riutilizzabili gratuitamente o con una spesa minima (in media 5 centesimi al litro), in cui ovviamente l’acqua è controllata e sicura.

In entrambi i casi, oltre a far bene all’ambiente, risparmieremo tantissimo durante il corso dell’anno!

Quando beviamo non ci pensiamo, ma per produrre una bottiglia di polietilene tereftalato (ovvero il PET), imbottigliare l’acqua, trasportarla e tenerla al fresco, serve un’energia pari a circa duemila volte quella necessaria per ottenere la stessa quantità d’acqua da un rubinetto collegato all’acquedotto.

Ricordiamoci sempre che le nostre scelte quotidiane hanno il potere di migliorare la nostra vita, fare bene all’ambiente e trasformare il mondo in quello che vorremmo che sia.

 

 


I miei post NON sono sponsorizzati da nessuno. Scelgo e parlo di prodotti e alternative che hanno cambiato la mia vita in meglio e che rispettano l’ambiente. Sul mio blog non troverai mai articoli su qualcosa in cui non credo fermamente o che non ho provato in prima persona. Lo faccio per passione e per amore verso la natura.

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